Covid, le regole per Natale: cosa si può fare (e cosa no)
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Il cenone con i conviventi, spostamenti vietati: le regole per Natale

Cena Natale

Cosa si può fare a Natale e cosa no, le regole e le indicazioni contenute nel dpcm di dicembre.

Con l’approvazione del Dpcm del 3 dicembre iniziano a prendere forma le regole di questo Natale all’insegna del Covid. E sono regole probabilmente più stringenti di quanto si potesse immaginare fino a qualche settimana fa, quando si credeva che la nuova situazione epidemiologica, in netto miglioramento, potesse convincere il governo ad allentare la presa. E invece no. Anzi, il governo ha deciso di stringere ulteriormente le maglie blindando il Paese per prevenire il rischio di una terza ondata e quindi di un lockdown generale.

Emergenza Covid, le regole per Natale: cosa si può fare e cosa no

Il governo si trova di fronte ad un problema annoso. Vuole evitare gli assembramenti nelle case ma non può andare oltre le raccomandazioni, che non sono leggi. La soluzione ideata è quella di intervenire alla radice del problema limitando gli spostamenti non necessari, sia a livello nazionale che a livello regionale. Di fatto in prossimità delle feste sarà possibile muoversi solo per motivi di necessità.

A Natale vietati gli spostamenti tra Regioni e tra Comuni

Nello specifico, per quanto riguarda gli spostamenti, dal 21 dicembre fino al 6 gennaio non sarà possibile lasciare la propria regione di appartenenza. Anche in questi giorni resta sempre consentito il rientro alla propria abitazione.

“Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”.

Il 25 e il 26 dicembre e il 1 gennaio non sarà possibile neanche lasciare il proprio Comune di residenza.

“Il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute)”.

Per quanto riguarda le seconde case, nel caso di spostamento in una Regione diversa da quella di residenza, il trasferimento dovrà avvenire prima del 21 dicembre. Per chi deve spostarsi da un Comune ad un altro ma all’interno della stessa Regione, lo spostamento deve avvenire in giorni differenti dal 25 e 26 dicembre e 1 gennaio.

“Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio”.

Autostrada A1
Autostrada A1
Leggi anche
Maltempo, rischio valanghe sulle Dolomiti. Esonda il Panaro nel Modenese. Zaia, “Evitare il Bellunese”. Morto operaio a Potenza

Il ricongiungimento con i parenti

E qui entriamo in uno degli argomenti più spinosi di tutto il dpcm del 3 dicembre. Stando alle ultimissime informazioni, non dovrebbe essere possibile incontrare nonni che vivono in Regioni diverse dalla propria. Il rischio però è quello di lasciare da soli anziani che dal punto di vista tecnico e burocratico non sono conviventi con nessuno perché hanno i figli che lavorano e vivono in altre Regioni. Resta comunque consentito andare a casa di persone anziane che necessitano di assistenza, in quanto rientra nella casistica dello spostamento per motivi di salute, quindi per necessità.

Il cenone di Natale

E qui si entra in uno dei temi caldi e centrali del nuovo dpcm: con chi possiamo fare il tradizionale cenone della vigilia di Natale? L’indicazione del governo è quella di sedere a tavola solo con i conviventi, una raccomandazione più restrittiva di quella ipotizzato in un primo momento, quando si parlava dei famigerati parenti di primo grado.

Cena Natale
Cena Natale

Le regole per Natale, si può andare a pranzo fuori

Una delle novità non previste in un primo momento è legata ai ristoranti, che restano aperti per pranzo anche a Natale, a Santo Stefano, a Capodanno e il 6 gennaio. La notte di Capodanno invece resteranno chiusi i ristoranti degli hotel.

Il coprifuoco

Confermato il coprifuoco a livello nazionale dalle ore 22 alle 5 del mattino seguente, un modo per limitare al massimo gli spostamenti e scoraggiare gli assembramenti domestici. Il 31 dicembre scatta il coprifuoco rafforzato, con inizio alle ore 22 e fine alle 7 del mattino del 1 gennaio.

I viaggi all’estero

Restano consentiti i viaggi all’estero ma con obbligo di quarantena al ritorno per chi si sposta tra il 21 dicembre e il 6 gennaio. Si tratta di un tentativo di scoraggiare gli amanti della neve che potrebbero andare a sciare in Paesi vicini che hanno deciso di tenere gli impianti aperti.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Dicembre 2020 15:22

Maltempo, rischio valanghe sulle Dolomiti. Esonda il Panaro nel Modenese. Zaia, “Evitare il Bellunese”. Morto operaio a Potenza

nl pixel